Di Beppe Costa sentii parlare per la prima volta nell’estate del 1987, a Porto Rotondo, da quattro persone riunite intorno allo stesso tavolo. Erano Goliarda Sapienza, Dario Bellezza, Adele Cambria e Marta Marzotto. Io ascoltavo i loro discorsi su Beppe Costa; lo definivano poeta sublime, amico generoso, editore geniale e coraggioso, intellettuale colto e appassionato. Eravamo a casa di Marta, circondati da scatoloni contenenti Le certezze del dubbio di Goliarda Sapienza, fresco di stampa, edito da Pellicano Libri di Beppe Costa. Lui, anche se non era fisicamente con noi, fu il vero protagonista di quella serata. Molti anni dopo, in occasione del Festival Internazionale Ottobre in Poesia, ideato da Leonardo Onida, che, nel 2014, fece tappa a Olbia, ci siamo conosciuti personalmente e abbiamo ricordato con grandissima emozione gli amici comuni che non ci sono più. E poi è arrivata la sorpresa, il dono che non ti aspetti: la mia poesia Adolescenza uccisa, tratta da Il giostraio a riposo, è stata raccontata per immagini proprio da Beppe Costa che ringrazio per questo regalo così speciale e prezioso. La colonna sonora della videopoesia è del musicista Massimiliano Sujelu
